lunedì 10 giugno 2013

"Politica con la p troppo minuscola" 

Incontro - dibattito 


Si svolgerà domani, martedì 11 giugno alle ore 19:30 presso l' auditorium Parrocchia “S. Maria Addolorata alle Croci”, un incontro-dibattito dal titolo "Politica con la p troppo minuscola".
Nell’ occasione sarà presentato il libro "Due tre croci sopra" romanzo sui percolati della politica con la "p" invisibile, di Piero Rossi

(ed. Gelsorosso).

Con l’autore interverranno Don Riccardo Agresti Parroco S. Maria Addolorata alle Croci, il Sindaco di Andria Nicola Giorgino,  Antonio Nespoli Ass. alla Cultura della Città di Andria, Prof. Avv. Giuseppe Losappio Presidente della Camera Penale di Trani e docente presso l’Università di Bari, la dott.ssa Valeria Pirè, dottore di ricerca presso l’Università di Bari e dirigente penitenziario.

Il romanzo nasce nelle giornate elettorali e cresce poi nella scuola e doposcuola, con più di un’apprensione per il conflitto tra il protagonista e un piccolo delinquente.

Roba da male parole, in dialetto barese stretto, leggere per credere. 
A latere, c’è il broglio da applausi che il preside prestato al servizio elettorale orchestra ai danni del politico di turno. E intorno, accanto, dentro, sopra e sotto, si muovono una quantità di personaggi, comparse e figuranti. 

Ne abbondano di divertenti, tanti ce ne sono di “imbecilli persi” e qualcuno è irresistibile: i “tappetti” della sezione accanto, quelli del “seggio dei puffi”, caricati a mille da un presidente gran motivatore, ancorchè di taglia ridotta a sua volta. Certi tipi sono presi dalla realtà: i “ruzzulani”, ad esempio, che anche nella vita di tutti i giorni dispensano pillole di qualunquismo. A tutti, infatti, prima di esprimere il proprio voto in ambienti accomunati da uno “squallore avvilente e raro”, sarà capitato di incrociare elettori “disorientati ma esuberanti”, che non mancano di creare situazioni “delicate”.

L’anziana con la mano tremante che spunta la matita copiativa quattro volte, quante le schede da compilare. La signora che esce dalla cabina per chiedere dove apporre la firma!, “con in mano le schede aperte e svolazzanti,” e indicando con la matita un simbolo in fondo.
O il tizio in età, che con fare sicuro si avvicina al tavolo degli scrutatori: “Prendo altre due schede, questa mi è venuta pasticciata e magari me ne date un’altra di riserva, in caso dovessi fare un altro errore”. Sono i più ineffabili pasticcioni tra i quasi mille cittadini iscritti nelle liste della 223. Ma tutti, proprio tutti, “chi più chi meno”, finiscono per bisticciare con la ripiegatura di quelle lenzuolate di simboli. Elezioni che fai, difficoltà che trovi. 


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