Andria in Sport

Andria e il Calcio


La squadra cittadina di calcio è l'Associazione Sportiva Andria BAT, che nel 2005 ha preso il posto della storica squadra cittadina, l' A.S. Fidelis Andria, detentrice di diverse partecipazioni in Serie B. 
Nella stagione 2012/2013 l'AS Andria BAT milita in Lega Pro Prima Divisione. Hanno inoltre sede in città alcune squadre calcistiche dilettanti:
  • A.S.D. Nuova Andria, militante nel girone A pugliese di Promozione;
  • A.S.D. Romania Bat Andria, militante nel girone B pugliese di 2° Categoria.
L'Associazione Sportiva Andria BAT fondata nel 2005 è la principale società calcistica di Andria che, attualmente, milita in Prima Divisione.
La società, ha preso il posto della Associazione Sportiva Fidelis Andria,  fondata nel 1971, che a sua volta aveva preso il testimone da una preesistente società dilettantistica denominata Associazione Sportiva Andria, fondata nel 1920.
La società nasce nel 1920 ed ha come colore sociale l'azzurro. Nei primi anni di vita il nome della società è semplicemente "Andria".
Nel 1928 viene cambiata la denominazione in Unione Sportiva Fascista De Pinedo.
Negli anni successivi varie squadre cittadine come, ad esempio, il Fascio Giovanile di Combattimento ed il Dopolavoro Sportivo parteciparono ai campionati di Prima Categoria facenti le veci dell'Andria. 
Dopo la seconda guerra mondiale, precisamente nel 1948, si decise di mettere ordine e di organizzare tutto il settore sotto la denominazione Associazione Sportiva Andria.
Negli anni successivi la squadra riesce a salire nei campionati regionali attraverso varie promozioni e nella stagione 1959/1960 viene promossa in Serie D.
Ritaglio di giornale all'epoca dei gravi incidenti
 durante il match Andria Potenza
Il primo anno di serie D l'Associazione Sportiva Andria viene retrocessa nuovamente in Prima Categoria dove riconquista nuovamente la promozione, vincendo per la seconda volta il campionato.
La società milita sempre in serie D negli anni successivi tranne che nelle stagioni 1964/1965 (anno in cui rinuncia alla serie D), 1965/66 e 1966/67.
Nella stagione 1977/1978 la società viene declassata all'ultimo posto con 0 punti e radiata dai ruoli federali F. I.G.C. in seguito ai gravi incidenti avvenuti durante la gara Andria-Potenza: il 5 marzo 1978 la gara Andria-Potenza è sospesa per invasione di campo, gli incidenti causano diversi feriti tra cui l'arbitro, colpito da teppisti scatenati


L'Associazione Sportiva Fidelis Andria nasce nel 1971 ed aveva come colori sociali il giallo ed il rosso.
Stemma della Fidelis Andria 1971
Nel 1978 in seguito alla radiazione dell'Associazione Sportiva Andria, la Fidelis cambia i suoi colori sociali in bianco ed azzurro, divenendo di fatto la prima squadra cittadina.
Il progetto è vincente e nel giro di 6 anni, nella stagione 1983-1984, la Fidelis del presidente Asselliti riesce a conquistarsi una promozione in Serie C2, traguardo che non aveva mai raggiunto nessuna società calcistica andriese, vincendo il campionato Interregionale.
Nel mezzo degli anni ottanta la Fidelis gioca sempre nei tornei di Serie C2 e nella stagione 1988-1989 vince il campionato dopo un'incredibile sfida a 3 con la Ternana (poi vincente dello spareggio ed anch'essa promossa) ed il Chieti ed ottiene la promozione in Serie C1.
Servono due anni di Serie C1 all'Andria per poter assaporare una storica promozione in serie B, con in panchina Mario Russo, e come già successo nel 1989, anche questa volta festeggia la promozione insieme alla Ternana (rivale storica), piazzandosi al secondo posto e dopo aver vinto la sfida con l'altra pretendente, il Perugia (altra rivale storica della Fidelis).
Dopo aver eliminato il Padova in coppa Italia, La Fidelis Andria affronta per la prima volta nella sua storia, la Juventus di Trapattoni in una sfida andata-ritorno. 
Al Delle Alpi di Torino la partita terminò 4-0 per la Juventus, mentre al ritorno la Fidelis, al San Nicola di Bari (lo Stadio Degli Ulivi era inagibile per lavori di risistemazione), riuscì a pareggiare sull'1-1.
Nella stagione 1992-1993 la Fidelis Andria partecipa per la prima volta al campionato di serie B. 
Il suo esordio lo fa in casa allo stadio Degli Ulivi (all'epoca ancora Comunale) contro la Lucchese e la partita termina sul risultato di 1-1. 
Nelle quattro giornate successive la squadra sembra essere colpita da un blocco psicologico, dovuto probabilmente ad inesperienza nella cadetteria, e
colleziona una serie di sconfitte che culminano con l'esonero di Mario Russo tecnico della promozione. A sostituirlo arriva Giorgio Rumignani, che con una solida organizzazione difensiva riesce ad ottenere punti importanti in trasferta (in quegli anni la vittoria valeva 2 punti, il pareggio 1) e dopo una lotta testa a testa contro la SPAL la Fidelis ottiene la sua prima storica permanenza in serie B.
Nella stagione 1993-1994 la Fidelis ottiene il miglior piazzamento della sua storia. Termina il campionato di serie B, stravinto dalla Fiorentina di Gabriel Omar Batistuta, al 9º posto con 39 punti e col maggior numero di pareggi, 23, nella stessa stagione.
Nella stagione 1994-1995 la squadra andriese, gioca un buon calcio, merito soprattutto del suo attaccante Nicola Amoruso (15 gol) e riesce a salvarsi tranquillamente.
Nella stagione 1995-1996 l'Andria retrocede in Serie C1 perdendo al Luigi Ferraris di Genova l'ultima partita di campionato col Genoa per 2-0, mentre l'altra concorrente alla salvezza, il Brescia vince a Cesena e per un punto ottiene la salvezza.
Nella stagione successiva l'Andria cambia parecchi elementi e gioca un positivo campionato in Serie C1. Dopo aver dominato per tutta la stagione, la squadra di Papadopulo, nella stagione 1996-1997, stravince davanti all'Ancona, riesce a ritornare in Serie B dopo un solo anno di Serie C1, ottenendo la sua seconda promozione nel campionato cadetto.
Nella stagione 1997-1998 la squadra, piena di elementi dotati tecnicamente tra i quali spicca Oberdan Biagioni, riesce ad ottenere la salvezza.
Da quel momento in poi comincia il declino della compagine andriese: la stagione 1998-1999 inizia malissimo, il ritorno in panchina di Giorgio Rumignani coincide con una ripresa nel gioco e nei risultati, ma nonostante tutto al termine del campionato i biancoazzurri retrocedono nuovamente in Serie C1 perdendo 2-1 all'ultima giornata lo scontro diretto del Liberati con la Ternana di Sandro Tovalieri, Fabrizio Miccoli e Massimo Borgobello e venendo superati anche dalla Reggiana (anch'essa retrocessa), per il terz'ultimo posto finale.
Dopo una stagione di assestamento, con una faticosissima salvezza arrivata ai play-out contro il Gualdo, al termine del campionato 2000-2001 i pugliesi retrocedono in Serie C2, dove rimangono per tre stagioni. 
Nell'estate 2004, dopo un'eliminazione ai play-off contro il Vittoria, arriva il ripescaggio in Serie C1, categoria nella quale gli andriesi riescono a conquistare la salvezza l'anno successivo.
La nuova società rimarca nei colori e nelle divise l'ex Associazione Sportiva Andria che molti anni prima della Fidelis ricopriva il ruolo di squadra principale di Andria. Di conseguenza il colore sociale è tornato ad essere solo l'azzurro (a differenza della Fidelis che utilizzava il bianco e l'azzurro). Inoltre, sempre seguendo le orme della prima storica squadra andriese, si scelse di utilizzare il rosso come colore per i completi da trasferta per il primo anno (colore già utilizzato anche dalla Fidelis per le maglie da trasferta nella stagione 1994/1995).Nel 2005, la allora presidenza Fuzio non riuscendo più a garantire il mantenimento economico-finanziario della società ne dichiara il fallimento: l'Associazione Sportiva Fidelis Andria aveva appena conquistato la salvezza nel torneo di Serie C1.
La rifondazione avviene, nell'estate del 2005, grazie al sindaco della città,Zaccaro e al supporto finanziario di un gruppo di imprenditori locali che usufruiscono del Lodo Petrucci per iscrivere la società nel campionato nazionale di Serie C2.
L'appellativo BAT era stato pensato per indicare la natura territoriale della squadra, che sulla carta avrebbe dovuto rappresentare la squadra professionistica unica della provincia, la Barletta-Andria-Trani, che sarebbe sorta negli anni immediatamente successivi. 
L'idea di una fusione con le squadre delle città di Barletta e Trani fu però seccamente rigettata dalle stesse nei mesi successivi alla creazione della squadra. Nonostante ciò, la sigla che rimanda alla provincia è ancora presente, anche se dovrebbe essere eliminata nei prossimi anni. L'appellativo BAT nella stagione 2011/2012 è sparito dallo stemma ed il sito ufficiale della società ha cambiato indirizzo da asandriabat.it ad asandria.it.
Nella stagione 2007/2008 l'Andria BAT dopo un campionato deludente, è retrocessa in Serie D, ma il 31 luglio 2008 viene riammessa in Seconda Divisione per sostituire l'Associazione Calcio Martina, esclusa per problemi finanziari.
Nella stagione 2008/2009 l'Andria, riammessa in Seconda Divisione, intraprende un ottimo campionato classificandosi al quinto posto e dunque ai playoff. Nonostante la sconfitta contro il Gela in semifinale, a causa di un ampliamento organico viene ripescata in Prima Divisione per meriti sportivi.
Nel 2009/2010 l'Andria ritorna in Prima Divisione dopo il ripescaggio e riesce a salvarsi dalla retrocessione dopo aver vinto i play-out contro il Giulianova.
Durante la stagione 2010-2011 evita i play-out classificandosi al tredicesimo posto, in seguito alla rocambolesca vittoria esterna per 3-2 contro la Ternana all'ultima giornata (al 90° gli umbri erano in vantaggio per 2-1).
Nel 2011/2012 l'Andria riesce a salvarsi evitando nuovamente i play-out e in quell'anno si dimette anche il presidente Fusiello.

Il 13 luglio 2012 inizialmente viene esclusa dal campionato di Prima Divisione 2012-2013 per problemi economici ma il 16 luglio ha presentato ricorso con annessa fidejussione e richiesta d'iscrizione. 
Il 19 luglio viene accettato il ricorso e l'iscrizione alla Lega Pro Prima Divisione 2012-2013 e alla Coppa Italia 2012-2013, dove viene eliminata al primo turno eliminatorio sconfitta 6-0 dal Vicenza al Romeo Menti.
Il 30 novembre 2012 avviene il passaggio delle quote societarie di Fusiello a Francesco Depasquale, che diviene il nuovo presidente.

Lo Stadio comunale "Degli Ulivi"


Lo stadio degli Ulivi è il maggior impianto sportivo della città di Andria. L'impianto fu utilizzato per le gare interne della Fidelis Andria ed oggi della più recente A.S. Andria BAT

Progettato durante la Seconda guerra mondiale fu ultimato nel 1949. Lo stadio di progettazione fascista, ha come ingresso per le tribune una una grande M che identificava Mussolini.
Successivamente negli anni '80 l'impianto fu munito di tribuna coperta e sala stampa e furono costruite le attuali curve.

Nel 1997 ospitò alcune gare di calcio della XIII edizione dei Giochi del Mediterraneo. Con i lavori di ristrutturazione e risistemazione dello stadio per i Giochi, si crearono dei parterre alle 2 curve allargando di fatto 
la capienza e fu installato un tabellone elettronico.
Nel mese di ottobre 2009 è stata ultimata l'installazione dei tornelli in tutti i settori, che sono entrati ufficialmente in funzione il 30 maggio 2010, in occasione della gara di ritorno dei playout con il Giulianova, vinta dai padroni di casa 1-0.
Lo stadio degli Ulivi, è dotato di impianto di illuminazione perfettamente funzionante che consente anche l'organizzazione di eventi in notturna.

Il nome "stadio degli Ulivi" fu scelto negli anni '90, quando la Fidelis Andria giocava nei tornei di serie B grazie ad un sondaggio fatto tra i tifosi ed appassionati e di fatto sostituì il vecchio nome Comunale, oggi utilizzato solo raramente.
Nell'estate del 2011 lo stadio viene dato, dall'amministrazione comunale del sindaco Nicola Giorgino, in gestione alla società A.S. Andria, del presidente Riccardo Fusiello. Attualmente è ancora sotto la gestione della società di contrada Barbadangelo.
Il 25 settembre 2012 lo stadio degli Ulivi, a 13 anni dalla retrocessione della squadra locale in Serie C, torna ad ospitare un incontro di Serie B, la sfida fra Bari e Pro Vercelli valido per la sesta giornata del campionato 2012-2013, a causa dell'indisponibilità dello stadio San Nicola per il rifacimento del manto erboso.
Negli anni della Serie B lo stadio aveva una capienza di circa 15.000 spettatori. Le attuali norme di sicurezza e gestione dei biglietti impongono norme più restrittive quindi, attualmente, il Degli Ulivi ha una capienza di 9.140 persone così suddivise: 

  • 2800 posti a sedere nel settore distinti
  • 2500 posti a sedere nel settore curva nord (settore che ospita la tifoseria organizzata della squadra di casa), 
  • 2500 posti a sedere (di cui 650 per il settore ospiti) settore curva sud,
  • 2800 posti a sedere nel settore tribuna coperta.



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